SOSTENIBILITÀ INTEGRATA DEI SISTEMI AGRICOLI

I SISTEMI AGRICOLI VERSO L’EUROPEAN GREEN DEAL

L’agricoltura non è solo fonte di reddito derivante dallo sfruttamento delle risorse, ma svolge anche funzioni ambientali (mantenimento della biodiversità), territoriali (manutenzione e valorizzazione del paesaggio agricolo) ed economico-sociali (evitare l’esodo rurale dalle aree considerate remote e  marginali). I sistemi agricoli:

  • Sistemi convenzionali, nati dalla crescente domanda di alimenti nel secondo dopo guerra, mirano a produrre grandi quantità in poco tempo e basso costo. Prevedono un elevato sfruttamento del terreno ricorrendo anche a mezzi tecnici quali concimi chimici di sintesi e molecole utili alla difesa da malattie, insetti dannosi e malerbe;
  • Sistemi sostenibili, basati su un uso più rispettoso delle risorse naturali, ma che allo stesso tempo possano far fronte alla domanda globale di prodotti agricoli e generare un reddito equo per gli agricoltori, salvaguardando la qualità dell’ambiente e la salute delle persone. I più diffusi in Italia sono l’agricoltura integrata che prevede l’uso coordinato e razionale di tutti i fattori produttivi per ridurre al minimo il ricorso a prodotti di sintesi, l’agricoltura conservativa che comprende un insieme di pratiche adattate alle esigenze delle colture e alle condizioni locali e l’agricoltura biologica che evita lo sfruttamento eccessivo e il degrado delle risorse grazie a rigorose restrizioni sull’impiego di sostanze chimiche di sintesi.

Ci sono tanti modi di fare agricoltura, tutti legittimi e con diritto a coesistere. È però necessario trovare una loro collocazione nei vari contesti territoriali: ambienti di pianura, collina e montagna.

Lo European Green Deal (patto verde europeo) prevede l’adozione di misure di diversa natura, da attuare tramite leggi, decreti e investimenti economici, al fine di contrastare il  surriscaldamento globale e il cambiamento climatico. Fine primario di questa serie di politiche è raggiungere la neutralità climatica, cioè emissioni di gas serra nette pari a zero, entro il 2050. Perché ciò avvenga, va perseguito anzitutto l’obiettivo di decarbonizzazione del sistema energetico dell’Unione Europea.

Le azioni dell'European Green Deal e i benefici che ne derivano in ambiente sociale, economico e ambientale

IL CONCETTO DI SOSTENIBILITÀ INTEGRATA

La sostenibilità integrata porta a un modello di sviluppo capace di soddisfare i fabbisogni delle generazioni presenti senza compromettere la possibilità a quelle future di fare altrettanto. Ciò comporta interventi atti a: 1) ridurre il consumo di risorse non rinnovabili e la loro sostituzione con fonti rinnovabili, 2) il controllo dell’inquinamento e 3) il riconoscimento dei limiti ambientali per adottare decisioni tecniche più consone e che tengano in considerazione la numerosità di fattori coinvolti ed interconnessi.
I tre “pilastri” della sostenibilità:

  • Sostenibilità sociale: per garantire ai cittadini qualità della vita e servizi equamente distribuiti. Contemporaneamente al soddisfacimento del bisogno di benessere individuale, ha come scopo il raggiungimento di benefici comuni, mantenendo la coesione e la cooperazione all’interno di una società.
  • Sostenibilità ambientale: per garantire disponibilità e qualità delle risorse naturali. A tale scopo è necessario riconoscere i limiti ambientali, ovvero la limitatezza delle risorse di supporto alla vita, per poterle amministrare responsabilmente e preservarle.
  • Sostenibilità economica: per garantire reddito e lavoro duraturi agli operatori e alle imprese. Le risorse economiche disponibili sono indispensabili per il raggiungimento della sostenibilità sociale ed ambientale.

IL RUOLO CHIAVE DELLA FORMAZIONE IN AMBITO AGRARIO

La formazione degli addetti che operano nel settore agricolo viene considerata uno degli strumenti di maggiore importanza per il raggiungimento degli obiettivi in merito a sostenibilità e sviluppo rurale.
L’agricoltura del prossimo futuro ha bisogno di
professionisti in grado di sviluppare analisi, individuare soluzioni e fornire indicazioni avanzate che consentano alle imprese e al sistema di far coesistere sostenibilità economica, ambientale e sociale, in accordo con le politiche delineate dal programma europeo del Green New Deal.
L’agronomo moderno deve valorizzare e gestire i processi produttivi, tutelare l’ambiente e le attività agricole.
Questa figura professionale presenta competenze che si estendono dalla progettazione di elementi dei sistemi
agricoli ed ambientali, alla consulenza e assistenza tecnica negli ambiti delle produzioni vegetali, agroalimentari,
zootecniche e forestali, delle trasformazioni alimentari e della commercializzazione dei relativi prodotti e in merito ad attività di ristorazione e agriturismo. Si occupa inoltre della difesa dell’ambiente rurale e naturale e della pianificazione del paesaggio, del verde pubblico e privato.
Sono molteplici i percorsi di alta formazione, avviati da molti anni, che possono essere intrapresi sul territorio italiano, altri sono agli esordi, come il nuovo corso di laurea magistrale in “Sostenibilità Integrata dei Sistemi Agricoli” (LM-69 SISTA) dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

Formazione dell'agronomo

APPROFONDIMENTI